Agriturismo Riserva di Caccia

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La Storia

La passione per i Cavalli
 
 

La passione per i cavalli da queste parti ha radici antichissime.
Tra le proprietà dell'azienda, non lontano da Sant’Arcangelo, si possono ammirare grandiosi ed antichi ruderi del "Palazzo della Cavallerizza" che risale al XIV secolo.
Chiunque visiti i resti della Cavallerizza, si accorge immediatamente di non trovarsi di fronte al classico castello medievale, situato sulla sommità dei colli, a differenza, esso sorge a valle, tra boschi, orti e giardini, privo delle tipiche caratteristiche di masseria.
Il Palazzo della Cavallerizza, in una descrizione di Sant’Arcangelo, che ci perviene da un manoscritto di Mandello di Diano, in una cronaca del XVI sec. viene descritto in questo modo: "...vedesi la terra di S.Archangelo benchè fra balze, situata in piano con buone habitationi, e un ordine ben’inteso, si che rassembra più tosto Città, che terra di montagna. .... Il popolo vi è molto numeroso il quale pur della bambagia che raccoglie riceve grande utile, non vi mancando gentilhuomini che agiatamente vivono della rendita loro, dimostrandosi in tutte l’occorrenze cortesi e gentili. Nella parte più bassa del distretto alla ripa del fiume Acri vedesi un suntuoso edificio chiamato il Palazzo, quivi fabricato dai signori Principi di Stigliano, padroni del luogo per stanza e ricetto della razza de lor cavalli, famosa non pur in questa provincia ma in tutto il regno...".


Questa Cavallerizza, famosa il tutto il Regno, fiorì per circa quattro secoli contemporaneamente al fiorire ed all'affermarsi di una delle razze cavalline storiche d'Europa, quella dei cavalli “napolitani” che fu tra le più importanti ed ambite del Vecchio Continente.
Questi cavalli furono chiamati in Europa “neapolitani” perché originari del Regno di Napoli, e vennero allevati nelle varie province del Regno tra cui la Basilicata . La razza Napolitana al pari di quella spagnola e di quella portoghese, prima dell'avvento della razza araba, per la sua bellezza fatta di eleganza, robustezza, docilità e maneggevolezza fu tra le più utilizzate in tutta l'Europa. Per oltre quattrocento anni ossia dal XV al XVIII secolo questa razza rappresentò un esempio di perfezionamento nella selezione, ed il suo sangue venne utilizzato, alla stessa stregua di quello che avvenne dal settecento in poi per i purosangue arabo-orientali e dei successivi derivati anglo-arabi, per fini migliorativi mediante incroci con altre razze con l’obiettivo di abbellirne l’aspetto e potenziarne la struttura. Le razze di Persano, Lipizzana, ed Hannover furono create utilizzando stalloni e fattrici Neapolitani.


Si trova così, con la dicitura "il Palazzo", nell’Atlante del Magini (cartografo del ‘500) , in un’altra del Jansonium del 1647 della "Terra di Bari et Basilicata", ed ancora in altre mappe.
(Cfr. C. Cudemo, "La Cavallerizza di Sant'Arcangelo" Ed. Ermes - Potenza 2000




 
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